Legittima difesa

Legittima difesa

In Italia in base all’attuale articolo 52 del 2006, del codice penale, per giustificare la legittima difesa, servono una serie di requisiti, in particolare: l’esistenza di un diritto da tutelare, proprio o altrui, la necessità della difesa, l’attualità del pericolo, l’ingiustizia dell’offeso, il rapporto di proporzione tra difesa e offesa

L’evento di un furto, per tornare all’attualità dei nostri anni, non è considerato grave, in relazione al fatto che  la reazione dell’offeso abbia procurato disgraziatamente uccisione causa dell’eventuale  sparo o offesa simile e  mortale verso l’intruso o l’aggressore.

Negli altri Paesi occidentali la violazione di domicilio é considerata grave e pericolosa peri cittadini. Negli Stati Uniti è noto come la legge del lontano Far West , quando non esistevano regole chiare, per cui per banali motivi capitava di sparare e uccidere.

Tale legge, seppur un po’ corretta, ma forse ancora pericolosa, é sempre stata mantenuta come diritto di difesa, nonostante gravi omicidi e stragi siano state commesse, forse proprio a causa della grande  libertà  con cui ci si può a tutto oggi armare.  Certo é anche vero che chi vuole procurarsi illegalmente armi, riesce prima o poi a procurarsele ovunque nel mondo: ne fa fede la mafia, ecc.

Sempre in molti Paesi, se un intruso osa entrare nella proprietà altrui, è accettato dalla legge il diritto di sparare e vige quasi automatica la depenalizzazione giuridica dellla morte dell’intruso.

In Italia, se il malvivente, entrato nella propria casa con cattive intenzioni, con precedenti delinquenziali a suo carico, viene inavvertitamente ucciso, colui che si è difeso sparando, viene automaticamente incriminato di omicidio preterintenzionale. Ciò perché, procurare la morte dell’intruso attiva il reato secondo l’articolo 582 che recita:  lesioni personali, omicidio.

Come è possibile che chi difende se stesso e altri che sono cari parenti che vivono con lui, non possa usare l’arma liberamente comperata a tal proposito, cioè per non esser in balia del possibile assassino che entra in casa propria? E’ vero che la legge italiana consente, previo permesso, di possedere un’ama, ma non permette di usarla, se non in condizioni molto restrittive, cioè sotto una evidentissima minaccia per la propria vita. A quel punto l’aggredito sarebbe già una salma !

Si esorta ad affidarsi comunque alle forze dell’ordine. Ma come possono le forze dell’ordine comparire e materializzarsi in santi protettori in quell’attimo stesso del pericolo?

I cittadini non si sentiranno mai sicuri durante quei malaugurati istanti, di essere veramente protetti. Bisognerebbe immaginare che gli aggrediti coabitino in casa propria con un robot addestrato, come se fosse uno strumento anti-mina che sia in grado di frapporsi tra l’aggredito e il delinquente e sia pronto a salvarlo con tutti i mezzi elettronici a disposizione e pronto ad autodistruggersi !

Si potrebbero istallare  anche nell’appartamento speciali  telecamere che, mentre registrano, siano in grado di sparare in modo mirato e preciso soltanto per spaventare, ma non uccidere gli eventuali malviventi che fra l’altro si contano in diverse unità. Naturalmente sto scherzando !

L’equivoco della legge alla quale i magistrati sono attinenti e con le mani legate, anche se alcuni di loro hanno idee diverse e non sono d’accordo sulla condanna, si basa sulla cultura del mondo cattolico o di coloro che lo sono, ma non sanno di esserlo oppure non lo riconoscono, oppure lo negano.

I possessori di armi da difesa in coscienza non vorrebbero  fare male a nessuno, ma si prefiggono istintivamente di difendere la propria vita e quella di altri.

Non sempre capita di commettere omicidi: chi sa usare l’arma, può scoraggiare, bloccare le azioni, ferire ed evitare di uccidere! A volte però in quei particolari istanti si potrebbe sbagliare la mira! Si può proporre di allenarsi al poligono prima di comprare un’arma, ma l’incidente non é con certezza, mai veramente  evitabile !

Alcune persone cattoliche sostengono che la vita umana sia sacra. Sacro significa consacrato a Dio o anche a una divinità infernale, maledetta, esecrabile, ecc.

Il presupposto dei cattolici sulla vita sacra consiste che solo Dio crei la vita e la morte per un disegno che non ci è dato conoscere. Personalmente, come per quanto riguarda il suicidio assistito o eutanasia, penso che la sofferenza  sia il punto da scongiurare e invece, penso che dovremmo fare tutto ciò che aiuti a migliorare la qualità del vivere e offrendo senso alle azioni.

Chi vive nel terrore di essere sopraffatto dai ladri o vive nel terrore con emozioni tremende che solo chi le ha provate e ancora può testimoniare l’accaduto, non vive bene.

Chi sperimenta continuamente di essere minacciato perché rischia ripetutamente di essere invaso nella sua proprietà, si angoscia, non solo per l’incolumità di sè e della famiglia eventuale, ma anche per la perdita di investimenti materiali messi insieme durante anni di sacrifici, senza contare il trauma subito nella propria interiorità !

Sarebbe anche di aiuto alla diminuzione dei furti a mano armata il miracolo secondo il quale l’economia del nostro Paese potesse migliorare e che i poveri diminuissero.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...

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