Donne sempre stanche

Donne sempre stanche

Molti uomini – e non mi riferisco ai “soliti” mariti… – osservano e spesso lamentano che le loro compagne sono sempre stanche per prendere iniziative di svago oppure progetti di vario tipo.

Cresce inoltre l’esercito dei mariti che lamenta che le mogli desiderano rimandare, oppure evitare di fare sesso. Sembra complessivamente che nelle coppie vi sia un pericoloso calo della libido, imputabile soprattutto alle donne. Per usare una metafora del fitness il sesso è l’ATP della coppia, cioè l’energia che tiene accesa la coppia anche se ovviamente non ne rappresenta l’unica fonte vitale.

In ogni caso, non praticare affatto sesso potrebbe condurre gradatamente a spiacevoli conseguenze per la coppia.

Nella nostra società i ritmi sono sempre più veloci, ma sappiamo che le donne che condividono con mariti e figli la vita domestica, sono talmente stressate e stanche che l’ultimo loro pensiero è poprio il sesso! Anzi, a volte lo percepiscono come un altro “lavoro” accanto a quelli in ufficio o in casa.

Le donne giovani, forse perché devono occuparsi di molte attività più o meno prosaiche, sono probabilmente candidate ad essere le più stanche

Nonostante oggi le coppie si dividano i lavori domestici in modo abbastanza equo, il carico maggiore resta sulle spalle delle donne. Donne che giustamente non desiderano rinunciare alla vita sociale, se non altro per non sentirsi vecchie dentro, non lasciarsi “manipolare” dal marito quando lui assume un assetto da pantofolaio.

Alcune di loro, seppure una volta a casa vorrebbero riposarsi e andare a dormire presto, cercano di uscire fuori a cena con i mariti, oppure con le amiche, allo scopo di ravvivare la qualità della loro vita.

Parliamo però in molte donne di osservare una stanchezza cronica, perché alcune non si riposano neanche durante il weekend. A parte la famiglia proprie, alcune donne arrivando a circa quarantacinque anni si sentono costrette a occuparsi, non solo dei figli e del marito, ma anche dei genitori anziani che spesso non sono più autosufficienti. La famiglia cresce, invecchia, ma anche lo stress aumenta!

Si è calcolato che il lavoro domestico di per sé, se fosse calcolato a tempo e tipo d’impegno, dovrebbe essere pagato circa tremila euro. Ma questo è poco riconosciuto. E se in famiglia convivono animali domestici?

Il lavoro familiare, il lavoro ufficiale, le attività di cura dei genitori anziani riducono le amicizie, che in molti casi si perdono, sia perché la frequentazione non è continuativa sia perché nel frattempo si è un po’ perso lo spirito goliardico e giovanile.

In verità, sia per la donna che per l’uomo, mantenere relazioni all’esterno della casa, e che non riguardino solo il mondo del lavoro, costituisce un importante fattore di protezione per compensare lo stress dovuto all’impegno familiare.

La relazione con gli amici, proprio per la loro caratteristica di confidenzialità, aiuta a proteggersi non solo durante la maternità, ma anche nella relazione di coppia: la dipendenza della donna verso l’uomo va assolutamente evitata, sebbene sia normale che nella coppia coesista una relativa interdipendenza.

Penso che sia opportuno che la coppia, e poi l’eventuale famiglia, sia preservata contro lo stress, anche per evitare l’eventuale separazione e relativo divorzio, che spesso scoppia come una necessità di respirare al di fuori della famiglia..

Tornando al tema principale, la donna non può essere sempre sottoposta dal senso del dovere; non può sentirsi soffocare da infiniti impegni che la rendono impotente e dipendente, il che si cronicizza come esercizio psicologico. Penso invece che debba muoversi in uno spazio ampio e alternato a momenti di piacere, come ad esempio viaggi con amiche o con il marito. E se lui riuscisse a non opprimerla con richieste egocentriche sarebbe il massimo!

Le donne che si sentono stanche dovrebbero ascoltarsi, cercando di mettere in primo piano le proprie esigenze e il rispetto di se stesse, sopratutto se non ottengono ciò dai familiari (i quali sono, spesso in buona fede).

La progettualità della coppia, si sa, si crea quando c’è fiducia, stima reciproca e rispetto delle differenze. Il senso della propria vita in generale dovrebbe sempre in primo piano.

La donna che non si sente riconosciuta, ma svalutata e strumentalizzata, può diventare pericolosa per se stessa e per il matrimonio. Prima o poi si renderà conto di subire all’infinito e la sua percepita disistima potrà trasformarsi in ribellione totale.

La stanchezza è un primo segnale di malessere: il corpo annuncia una perdita di forze, sia dal punto di vista fisico che psichico. In quest’ultimo caso la stanchezza si concretizza in una rinuncia e demotivazione a vivere con un minimo di felicità.

Nei casi più seri la depressione può condizionare il sonno di una persona. Le donne sono quattro volte più propense degli uomini a soffrire di insonnia, anche se molto stanche e forse perché sono troppo stanche e arrabbiate.

Per la donna è complicato staccare la spina proprio quando deve dormire, perché non riesce a disconnettersi (itso che significa inability to swich off).

Tanti possono esere i sintomi che annunciano inesorabilmente che non c’è più energia, che vige in se stessa confusione, demotivazione.

E’ bene comunque una visita medica per comprendere quanto sia meglio depurarsi, sia sul piano psicologico, ma forse anche fisico, a causa dello stress ossidativo accumulato.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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