Invecchiare da brutti e da belli

Invecchiare da brutti e da belli

La grande attrice di teatro, cinema e televisione Franca Valeri ha recentemente dichiarato durante una trasmissione televisiva, forse ironicamente, di non essersi mai considerata una donna bella.

Oggi Franca ha compiuto 98 anni e dichiara, forse sempre ironicamente, di essere finalmente compensata perché, a detta degli osservatori, appare più interessante che in passato.

E’ dunque vero che donne e uomini che si considerano brutti, insulsi e poco interessanti esteticamente accettano senza tanto disdegno di invecchiare perché migliorano il loro aspetto fisico con il crescere degli anni?

Non penso che sia stato il caso di Franca Valeri, il cui humor, la cui comicità è stata sempre geniale e proverbiale, nel panorama delle attrici italiane, insieme a Monica Vitti e altre.

Franca é infatti anche un’attrice comica.

Pensiamola nel bellissimo film con Alberto Sordi del 1959 che qualcuno potrebbe ricordare, Il vedovo

Nel film l’attrice, moglie di Sordi, ritorna nella bella residenza da un viaggio di lavoro, del tutto inaspettata perché considerata morta. Rivedendo il marito Sordi che si atteggiava e considerava l’erede di un’immensa proprietà che apparteneva alla moglie,  lo denomina con il nome di cretinetti: ciao cretinetti, speravi che io fossi morta, invece sono ancora viva: l’areo caduto non è stato quello che ho preso io!

Certe attrici e attori erano e sono caratteristi e il loro aspetto fisico passa in secondo piano di fronte alla loro recitazione comica, ma comunque non sono brutti.

Penso che tuttavia sia abbastanza verosimile che alcune persone migliorino con l’avanzare degli anni.

Perché?

Queste donne e uomini che si considerano brutte/i oppure insulse/i, si mantengono bene rispetto ad altre/i che invece, si considerano belle/i o affascinanti: ma con il tempo prendono peso, gli uomini perdono i capelli o i capelli femminili non sono più di seta come un tempo.

Gli uomini si incurvano e di conseguenza entrano in un circolo vizioso e poi si trascurano perché non hanno incentivi per mantenersi in forma.

Invece nei cosi detti brutti, le donne  si colorano i capelli, gli uomini mostrano di solito i  loro capelli imbiancati, ma raffinano il loro aspetto perché alcuni di loro da ragazzi, insieme a tratti del viso molto marcati apparivano con un aspetto un po’ volgare.

Nei ex belli, invece la bocca con i denti ingialliti o mancanti, le rughe che appaiono più evidenti, e che si trasformano diventando in solchi nel viso, possono far cambiare un aspetto che anni prima era assai gradevole.

Persone che si sentivano inadeguati fisicamente e che si portavano dietro qualche complesso come la bassa statura, una brutta pelle, un doppio mento,  con il trascorrere degli anni appaiono migliori.

La bassa statura si nota di meno, i capelli in molti casi si mantengono al loro posto, magari dello stesso colore, gli occhiali coprono qualche difetto attorno agli occhi, il doppio mento diventa normale, così come la pelle che è simile a quella di tutti. Con il tempo alcune persone invece di ingrassare, dimagriscono.

Insomma gli ex-brutti sono omologati grazie all’età agli ex-belli

I primi ci guadagnano, i secondi ci rimettono.

E poi in entrambi i sessi l’espressione del viso può fare la differenza.

Donne e uomini assumono un’espressione più vivace e sicura se il loro umore ed esperienza é sta metabolizzata e migliorata con gli anni.

L’aspetto melanconico scompare, molte donne e uomini imparano a ridere ad avere ironia su se stese o se stessi. Hanno preso confidenza con il proprio corpo e sono meno spaventati dalla vita.

Hanno già passato i momenti difficili … Certo non è una regola sulla qual contare, e in particolare non è così per tutti.

Povertà e ricchezza, benessere e salute, stress e serenità psicologica inoltre, migliorano e possono contribuire alle espressioni del viso!

Si peggiora quando si hanno pesi psicologici nella mente e sullo stomaco!

 

 

 

 

 

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...

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