I nonni quando offrono sicurezza

I nonni quando offrono sicurezza

I nonni, quelli con i capelli bianchissimi e la barba altrettanto candida, quelli che sono rassicuranti, specialmente verso i nipoti, quelli che sanno dare buoni e saggi consigli, a mio parere, non sono contemporaneamente tanto timorosi della fine della propria vita.

Sentono di essere entrati ad appartenere psicologicamente a questa epoca, o meglio che fondamentalmente hanno digerito il fatto che il termine della vita possa sopraggiungere all’improvviso, anche se si spera, il più tardi possibile.

Quegli uomini, e naturalmente anche donne, che sono in grado di sorridere con facilità, che sdrammatizzano i loro drammi e quelli degli altri, che trovano una virtuale soluzione alle infinite difficoltà del passato, hanno sufficientemente, a mio parere, abbastanza processato la stessa paura della fine.

Gli anziani con la faccia pacifica, che sentono la loro identità, amano e attraggono i nipotini, ai quali insegnano tante favole.

Questi stessi anziani che sanno far ridere, che infondono sicurezza agli altri che sono pieni di guai.

Tali nonni che apprezzano le piccole cose, che amano gli animali, sono consapevoli che la vita è bella anche perché ha una suo termine.

Questi signori hanno un buon carattere e un certo ottimismo e fanno pensare che abbiano fatto le giuste considerazioni di come si debba vivere.

Sanno immaginare che l’eternità non esiste nemmeno nella loro fantasia.

L’attimo fuggente, carpe diem: cogli l’attimo che conta, valorizza quel che hai in te e non pensare solo a domani, è spesso il loro credo!

Alcune velleità sessuali si sono solo ridotte in loro con il passare degli anni, ma loro continuano ad apprezzare il bello.

I nonni invece che s’aspettavano molto di più dalla loro vita, una volta invecchiati o invecchiate, non sono in grado di rinunciare  quasi a nulla, cioè non si sono pacificati da certe frustrazioni che hanno subìto.

Si aspettano sempre un risarcimento, mostrano un carattere più egotista, più egocentrico rispetto agli altri anziani, ma questo non giova ai nipotini.

Spesso tali nonni rispondono male alle richieste affettuose dei nipotini, sono un po’ scorbutici, faticano a confessare a tutti la loro età, a meno che non dimostrino molti anni in meno, oppure sentano di ricevere dalla gente lo stesso gradevole complimento.

Questi uomini e donne, ancora un po’ narcisiste, hanno molto bisogno di essere ricercati dai piccoli al fine di raccontare le loro avventure affascinanti per sentirsi divertenti ai nipotini.

Fanno di tutto per sollecitare i piccoli all’ascolto stupefacente che però ottiene scarso interesse perché di odore narcisistico!

Si offendono facilmente per certe battute ironiche, sono un po’ diffidenti sui complimenti, temendo spesso di essere presi in giro.

Sarebbe bello che le relazioni fossero come nel film di Biancaneve quello di Elias e Wallt Disney del 1932 !?

I sette nanetti sono semplici nonnini che non si vantano della loro bellezza: sono semplici minatori che si innamorano di Biancaneve, fanciulla, bella, buona e generosa.

Lei vede in loro nonni buoni, ma anche come bambini e di loro si prende cura.

C’è uno scambio di affetti e di insegnamenti.

L’affetto dei nonni favorisce la crescita dei bambini secondo un criterio di felicità, a patto che i nonni siano convinti di trovarsi nella posizione di anziani soddisfatti.

Con i nonni s’imparano tante cose.

Per i nipotini rappresentano una presenza amorevole e rassicurante e con loro hanno un rapporto di complicità più disinibito rispetto a quello che hanno con i genitori.

Ciò perché i nonni sono meno preoccupati dei genitori, sentono si la responsabilità verso i nipotini ma la loro esperienza e il loro tempo, spesso più libero di un tempo, consente loro maggior disponibilità.

Gli anziani si sentono estranei ai ritmi frenetici e allo stress del lavoro di un tempo.

Ciò consente l’ascolto della psicologia dei bimbi da una posizione più neutra e serena.

Sentiamo raccontare da molti adulti che la nonna o il nonno sono sempre in alcuni dei loro sogni sereni.

L’ingenuità dei bambini-nipoti, aiuta i nonni a sentirsi svegli e ancora le loro conoscenze, come l’uso di internet, di certi giochi elettronici che i nipoti usano favoriscono per entrambi, nonni-nipoti, l’integrazione con il passato-futuro.

I bambini comprendono spesso la fragilità fisica dei nonni interessanti e la sentono un po’ come la propria, di piccoli bambini, ma la rispettano in virtù dello scambio. E’ come se dicessero:: la tua attenzione, il tuo ascolto verso di me, la ripago con il rispetto della tua età.

Il nucleo familiare diventa spesso un riferimento sicuro per genitori e i loro figli ancora piccoli, specie di fronte alle attuali difficoltà  degli adulti come la perdita di lavoro, oppure anche trovarlo per la prima volta.

I genitori sentono di poter contare su chi si può occupare dei figli, quando loro genitori sono al lavoro del quale guadagno hanno assoluta necessità.

Il nonno tranquillo e soddisfatto della propria vita ha perso quel bisogno narcisistico, esagerato di cui da giovane aveva bisogno.

La saggezza, se maturata in tutta vita, fa della persona una sorte di saggio Socrate.

Socrate, simbolo del grande saggio del passato, trascorreva il suo tempo con giovani adolescenti e mettendosi nei loro panni, nelle loro difficoltà e convertiva la loro sconclusionata ricerca in ricerca comune.

Insieme ai fanciulli e fanciulle, guidato dalla sua saggezza e esperienza, stimolava il pensiero per produrre in loro nuove domande e tentativi di risposte.

Perché è così, perché è colà? Quando è bene e quando è male e perché?

Il Maestro diceva a se stesso e a chi lo ascoltava: più conosco e più mi rendo conto di sapere poco o niente, maggiormente allora sono stimolato a sapere e a imparare. Solo gli stolti solo convinti di sapere tutto!

E’ proprio il bisogno di oggi giorno in un mondo più presuntuoso e povero di idee, conformistico, sebbene globalizzato, spesso ignorante.

Penso che il giovane trovi spesso, e non sempre, nel nonno l’esperienza e la sua saggezza di un passato, spesso ricco di valori che non ha potuto vedere, integrato con le novità culturali, scientifiche-tecnologiche di oggi.

Babbo Natale è indirettamente il simbolo della generosità e della saggezza.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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