La popolazione degli animali amici aumenta di continuo nelle famiglie europee.

La popolazione degli animali amici aumenta di continuo nelle famiglie europee.

In parte possiamo immaginare quali siano i motivi che fanno aumentare gli affetti verso gli animali.

L’evoluzione sociale è in primo piano.

Siamo inoltre in un’epoca nella quale l’illusione degli europei, secondo cui dopo la seconda guerra mondiale si sarebbe raggiunto l’unità degli Stati come nel modello statunitense si è in vent’anni molto ridimensionata.

Molta gente in buona parte italiana aveva sperato e contato su un modello vincente che invece economicamente e politicamente ha oggi deluso.

La crisi italiana dovuta a molteplici ragioni tra le quali il gigantesco debito pubblico ha impoverito la middle class che spesso si ritrova povera e profondamente delusa.

Immaginiamo le classi già povere come possono sentirsi psicologicamente vedendo i propri figli quasi deprivati di prospettive per il futuro.

Inoltre le società del benessere sono avvilite nel vedere la crescita di giovani che, privi di valori, in cerca di un’identità, non riescono a sentire in se stessi e spesso all’esterno il degrado con atti antisociali e graffiti vandalici, ecc.

In sostanza, in una parte del mondo sociale occidentale deluso predomina un senso di solitudine e di svalorizzazione di Sé e degli altri.

Il riferimento di chi subisce va contro la cattiva ed egoistica politica di genitori mal governanti.

Tuttavia per quanto riguarda gli animali domestici, osserviamo che ci sono sempre esistite persone che  li hanno accolti e rispettati  e spesso hanno vissuto nelle case numerosi accompagnati da grande affetto.

La tendenza attuale più diffusa si evidenzia a favore degli animali domestici, permettendo di entrare quasi in ogni luogo pubblico e considerarli al pari di essere umani.

Pene giudiziarie pesanti sono in vigore nel caso di mal trattamento delle bestiole.

Gli affettuosi animali sono comprati oppure ottenuti in regalo da altre persone, se in queste famiglie generose, si riproducono in tanti cuccioli.

Il desiderio di convivere con le creature a quattro zampe si può spiegare con un desiderio profondo di di arricchimento psicologico.

Il bisogno primario di compensare un vuoto d’affetto o anche di delusioni che si traducono in senso di solitudine contribuisce anche alla voglia di coccolare e o essere coccolati.

Gli animali così detti domestici sono generosi a chi si prende cura di loro. Non deludono mai e rappresentano la sincerità, l’autenticità del loro natura.

Penso che sarebbe bene che le persone che desiderano adottare si rivolgessero a luoghi dove sono raccolti in tanti abbandonati, seppur ben assistiti specialmente rispetto ad un tempo, quando gli investimenti caritatevoli erano assenti.

In Italia e non solo però , c’è ancora chi considera cani e gatti come bestie di infimo livello e siccome esistono, debbono servire al padrone per funzioni utilitaristiche, ma i proprietari non ricambiano alcun affetto: i cani sono considerati utili per la guardia di casa o del giardino (cave canem, guardati dal cane) e per la caccia, oppure per scovare i tartufi.

Inoltre gli affettuosi e giocosi animali che si lasciano usare nell’intento di mantenere un gioco affettuoso e il contatto con il proprietario, vengono utilizzati per difesa personale, dagli intrusi, come sconosciuti e ladri.

Alcune di queste stesse persone possono abbandonare di improvviso per strada i loro cani  quando non ne sentono in quel momento bisogno di loro.

Nel caso sfiorasse in loro un senso di colpa per questi atti vergognosi nel trattare i loro animali, si rispondono dicendo a se stessi: beh … tutto sommato sono soltanto bestie!!

Alcune persone ironiche, a parte cani e gatti, considerando che rimangono al primo posto nell’adozione, adottano invece tartarughe, faine, conigli, galline, uccellini, maialini, criceti, topini vari … e se ne prendono cura con  affetto senza vistose ricompense.

Ma chi rappresentano in noi stessi questi animali nelle case che per lo più amiamo tanto?

Stanno in buona parte al posto di alcuni interlocutori interiori ai quali nelle nostre esperienze passate rimangano come mancanti: in qualche modo abbiamo voluto bene e proseguiamo a voler bene a queste figure più o meno inconsciamente,

Per  questa ragione sono equivalenti dei sentimenti e vedo l’attuale  evoluzione come un arricchimento psicologico.

Rappresentano dunque espressioni incarnate di nostre emozioni e sentimenti buoni, di tenerezza, comprensione e appartenenza affettiva.

Spesso ci circondiamo di ciò di cui abbiamo noi profondo bisogno e a volte prevale la violazione della loro natura creando per loro condizionamenti troppo viziati che generano circoli viziosi nel loro comportamento.

Li lasciamo dormire come bambolotti nello stesso nostro letto, accontentarli con il cibo a dismisura e di cui sono golosi, ecc

Sarebbe più sano  amarli rispettando la loro natura specifica.

I veterinari e istruttori cinofili lavorano affinché si possa nel modo giusto ottenere la funzione di pet therapy cioè a loro contatto migliorare un sentimento di fiducia, ecc .

Gli addestratori di cani avvisano e consigliano di limitare la tendenza a inglobare affettivamente sia cani, ma anche mici, ma considerare di rispettarli per quanto possibile.

Come con i bambini invece potremmo creare illusioni o abitudini quasi irreversibili e che porterebbero loro nel tempo a non obbedire e a ricattarci.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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