di Roberto Pani
Una cultura basata in modo predominante sulla ideologia o sulla religione può portare a diversi danni sociali, specialmente quando questi sistemi di pensieri diventano dogmatici, intolleranti o usato come strumenti di potere.
Per esempio l’ideologia possono escludere il diverso o anche chi ha religione o credo diversi, generando intolleranza verso minoranze etniche sessuali da ogni punto di vista. Si possono creare persecuzioni politiche, religiose e si può facilmente sopprimere e censurare la libertà di pensiero e le scelte personali (aborto matrimonio, modo di vestirsi costumi sessuali che vengono represse o controllate in modo assurdo.
E’ implicito che l’ideologia e religione predominanti portano ad una verità assoluta come unica alla quale rigorosamente conformarsi.
Si possono di conseguenza creare gravi preconcetti penalizzanti..
stati totalitari e teocrazie.
La verità assoluta sopprime il dissenso e il pluralismo.
L’impossibilità di criticare indebolisce la mente nella sua attività costruttiva e creativa sino a ridurlo ad un pensiero infantile fatto di no e di si di giusto e sbagliato di colpevole e non colpevole, di una sola causa e di sun solo effetto lineare. Ciò può generare angosce e fantasmi quando ci si accorge che alcune fantasie personali sollecitano il dissenso perché esse sono in disaccordo con il dogma di base. Già Sigmund Freud nel 1929 con il Disagio della civiltà distingue la Repressione politica esplicita che si può contestare con la protesta sociale dal divieto interiore operato dal Super-Ego che è un istanza e interlocutore severo dell’Ego quando genera angoscia di colpa e che non si riesce ad addolcire.
Inoltre l’educazione dei genitori si trasforma per i bambini e adolescenti in una sorta di indottrinamento bloccando lo sviluppo autonomo e la curiosità.
Perché nascono guerre selvagge e violenze se non per la potente rigidità spesso ideologica e religiosa dei popoli e sul possesso delle risorse materiali e dei territori degli altri più deboli?
Se pensiamo al progresso scientifico e tecnologico il cambiamento viene percepito dall’ideologia e religione come una vera minaccia che genera irrequietezza, spavento e opposizione.
Solo il pluralismo elettivo come diceva Platone nell’antica Grecia, può aprire la mente, la vita e il progresso, quando per esempio i filosofi diventano politici e i politici diventano filosofi ….
Roberto PaniSpecialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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