Non si tratta tanto di  patriarcato                  di Roberto Pani

Non si tratta tanto di  patriarcato                  di Roberto Pani

Quando si incomincerà a capire e sospettare che i giovani, specialmente di genere maschile, cosi detti dal carattere riservato , bravi ragazzi, timidi, educatissimi, perfezionisti, evitanti gli altri, possono indicare con il loro comportamento una potenziale ambivalenza,  ciò una potenziale aggressività latente e repressa anche se mostrano la faccia del bravo ragazzo ? Tutto l’Occidente è una società pervasa dal cosiddetto patriarcato con la parziale condivisione anche delle giovani donne che piace l’uomo galante e esercita potere su di loro. Anche alcune donne dunque in generale, pur continuando a lamentarsi della loro subita dipendenza mentre apparentemente sono in cerca dell’autonomia psicologica e materiale, ma non si accorgono del maschilismo insito nel comportamento maschile di tutto il mondo. Ad alcune di esse fa comodo l’essere gestite da chi sembra sapere tutto sul cosa fare. Queste donne confondono la fantasie di essere amate e protette dall’uomo forte con uomo narcisista ed egocentrico che si illude di essere un padrone, egocentrico e che considera la donna come se fosse una figura materna dalla quale ottenere tutto e dall’altra parte la tratta come se fosse figlia su cui ha la patria potestà e agisce su di lei apparentemente per il suo bene, ma invece secondo i propri personali comodi di bambino prepotente.

Alcuni uomini emozionalmente disturbati, cosiddetti timidi, sono in realtà molto fragili e insicuri e non sopportano che le donne, specie se loro fidanzate, siano libere nell’organizzare la loro vita: in tal caso  questi uomini perderebbero il loro controllo e sopra tutto il possesso su di esse. Spesso questi uomini diventano invidiosi emulando la donna che appare forte e vincente.

Quando certi uomini assai fragili perdendo il controllo sul possesso si sentono impazzire perché si reggono psicologicamente su possesso so

Da dove viene questo bisogno urgente simbiotico?

Purtroppo solo alcune  mamme molto buone inconsapevolmente e in quindi in buona fede sono troppo accondiscendenti e anche certi padri che con le loro moglie fanno di tutto per evitare frustrazioni ai loro fanciulli. Crescendo questi figli mantengono i vecchi modelli e si costruiscono nuove illusioni nel mondo reale. Il maschietto che diventa adulto anagraficamente resta con queste illusioni e mantengono interiormente il modello simbiotico. Il trauma nel percepire il semplice e complicato mondo reale genera un bisogno urgente di recuperare e ritornare dentro quel mondo dove primeggia il principio del piacere che contrasta con il principio di realtà al quale l’adulto deve adeguarsi.

 Un incontro con un partner, mi riferisco in questo caso una ragazza, porta a un appagamento del bisogno urgente di ricostruire e simulare un altro rapporto simbiotico con la madre arcaica. Ma la sfortunata ragazza è assalita prima o poi da bisogni del ragazzo che non si accontenta mai della relazione e pretende un’attenzione e un appagamento sempre maggiore; egli vuole sempre di più da lei e pretende un controllo ossessivo sempre maggiore. E’ come se volesse entraredentro al corpo della fidanzata per possederla totalmente e fondersi con lei. Se la ragazza sana si stanca e così quasi sempre ciò succede succede, finisce per lasciare il ragazzo fragile e bisognoso.

Tale frustrazione non è sempre accettabile dal fragile e simbiotico ragazzo o anche uomo adulto. Lui comincia a sentirsidisgregato, la vita personale non ha senso. Egli non si sente esistere senza di lei/o si uccide, quindi o si sente di uccidere o di uccidere lei !

La cultura patriarcale o maschilistica dunque ci entra poco. Gli omicidi succedono in tutto il mondo. E’ fondamentale invece l’illusione di vario tipo e la conseguente disillusione profonda sono in primo piano, la scarsa sensibilità dell’anima, la mancata educazione ai sentimenti e alle emozioni, l’invidia verso la donna che in questo periodo è sempre più indipendente e autonoma, più motivata alla serietà professionale e che si vorrebbe possedere per depredarla del suo valore …

Perché alcuni uomini non digeriscono il fatto che la donna debba essere rispettata? Da tanti secoli la posizione dell’uomo è stata di assoluto potere rispetto alla donna. La donna è in realtà stata costretta ad accettare, in forza dei muscoli 💪🏾 dell’uomo,  il suo strapotere ed essere accettata come forza lavoro, sesso, maternità, assistenza alle cure, educatrice dei figli, ecc. Negli ultimi 70 anni e’ cambiato tutto. La donna ha avuto la possibilità di sdoganare le sue virtù superando spesso le capacità dell’uomo in tutti i campi. La donna è quindi protagonista di questa era. L’uomo si è rilevato molto più fragile e sconfitto di quanto egli e la stessa donna supponesse. Alcuni uomini non si accorgono di esserediventati svalutativi verso le donne autonome o considerate falliche e continuano a vivere il bisogno di controllo, dominio e possesso…proprio su queste donne che sembrano ribellarsi di fronte a questo ossessivo controllo.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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