Sono gelosa della migliore amica del mio fidanzato

Sono gelosa della migliore amica del mio fidanzato

Mi chiamo Chiara e ho trentatré anni, sono commessa in una boutique.

So che tra Giovanni, ingegnere civile, il mio fidanzato che ha trentotto anni e Luisa di trentasette, c’e’ una lunga storia d’amicizia, ma non c’e nella loro relazione, per quanto mi riguarda, nulla di pericoloso tale che possa trasformare la sua amica in una rivale per me. Spesso è lei stessa che si schiera dalla mia parte e mi protegge quando lui, pur bonariamente, mi critica.

Lei è psichiatra, non è bella e Giovanni lo dichiara chiaramente, ma anch’io lo posso costatare, vedendola, senza volerla giudicare.

Le amiche mi dicono che non c’e’  nulla di male che Giovani abbia una cara amica, una volta resami conto che tra loro, non si prospetterebbe una possibile storia!

Eppure io sono gelosa e vorrei che non si frequentassero così assiduamente. Si vedono quasi tutti i giorni e soprattutto, si telefonano e s’inviano messaggi SMS o whatsapp.

Si raccontano in confidenza tutto ciò che li riguarda. Penso che Giovanni non mi dica tutto quanto racconta a Luisa. Forse ciò accade perché si conoscono da molto tempo, hanno una confidenza che Giovanni non può condividere con me?

Questa gelosia sta diventando morbosa, me ne rendo conto. Non temo un loro rapporto sessuale, come ho già detto, ma temo l’importanza che lei ha per Giovanni. Luisa non ha un fidanzato e vorrei che lei lo trovasse. Qualche amica mi ha detto di sospettare che lei sia un po’ lesbica. Sono stupida, dottore me lo dica ?

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Cara Chiara, cercherò di risponderti.

Certo capisco che la tua gelosia dipenda più da una possessività che hai nei confronti di un fidanzato che vorresti avere tutto per te. Non temi un tradimento, ma non accetti il fatto che Luisa sia così importante per lui.

Mi verrebbe da chiederti se hai con Giovanni una vita sentimentale soddisfacente, anche sessualmente, o meno.

Posso aggiungere che l’affetto spesso nelle coppie assume più una valenza confidenziale, dialogica e spirituale, dove la sessualità è tenuta lontana. Non parlo di sessuofobia, ma di una scarsa disponibilità fisica verso l’altra/o e, dove il sentirsi sul piano psicologico diventa prevalente e soddisfacente.

Potrebbe darsi che tra i due amici ci sia una dipendenza reciproca come una specie di continua conferma e rassicurazione di Sé. Lei è psichiatra e lui lo sa, chissà cosa lui domanda a lei e lei a lui?

Ci si può anche sentire quindi appagati perché autostimate/i e così, con l’altro, si diventa indispensabili reciprocamente. Il ruolo dell’uno assume una specificità  fissa e viceversa: l’uno indipendentemente dal genere sessuale, può diventare una specie di babbo sfumato o di mamma sfumata e viceversa, senza che questo comportamento alteri il rapporto adulto che può mantenersi oggettivamente simpatico, divertente e piacevole.

Bisogna comunque considerare che in una coppia, con il passare del tempo, non si raggiunge l’assetto di una perfezione ideale, nel senso di essere completi perfettamente l’uno per l’altro.

In parte, occorre accettare che siamo persone adulte e che il nostro scopo nella relazione non è quello di simbiotizzarsi con l’altro.

Qualche domanda è bene rivolgerla al partner e a se stessi, ma se si vede che per il partner è così importante mantenere strettamente una tale amicizia, forse si può pensare, dove noi non potremmo essere in grado di comprendere quel che l’altro ci chiede. Siamo forse scarsamente giocosi, leggeri, siamo troppo richiedenti, lamentosi, poco desiderosi di sesso o scarsamente desiderosi, siamo troppo monotoni, passivi, severi, giudicanti, infantili, appunto possessivo?

Più siamo possessivi più facciamo sentire l’altro in colpa e inadeguato così peggioriamo la situazione, perché l’altro avrà più bisogno dell’aiuto e comprensione dell’amica/o, alimentando un circolo vizioso! ll vostro amore tuttavia pero’ potrebbe non essere compromesso.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...

3 commenti

  1. Bolli cina

    Mi sembra che lei ponga delle riflessioni quasi esclusivamente su supposte mancanze (di leggerezza, di desiderio sessuale) da parte della fidanzata. Non potrebbe essere invece che lui abbia un’intimità fortissima soprattutto con l’amica e che questo tolga spazio al rapporto di coppia? In fin dei conti, se con l’amica si vede quasi tutti i giorni e si sente frequentemente con telefonate, messaggi ecc, potrebbe essere. Sarei curiosa di sapere se con la fidanzata si vede e sente con la stessa frequenza.
    Il fatto che l’amica sia brutta potrebbe essere l’unico ostacolo (inconscio?) ad un concretizzarsi di rapporto di coppia tra i due amici, per l’incapacità di lui di superare l’aspetto estetico.

    1. @ Bolli Cina,

      Certo che potrebbe essere come dici. Lui potrebbe essere attratto dall’amica per una serie di ragioni che non conosciamo . Le domande che potrebbe farsi Chiara che si sente gelosa, potrebbero aiutare a escludere questo che suggerisci tu, Lupetta. Nel caso non ci fosse nulla di questo potrebbe essere che lui sia preso dall’amica e ciò’ giustificherebbe la gelosia di Chiara

      https://www.robertopani.com

  2. Raffaella Buttazzi

    Mi viene da pensare che, poichè la sessualità mi sembra posta ai margini della relazione tra i due amici, forse è preponderante un bisogno di essere ascoltati e compresi, in modo un poco soffocante, ma che richiama in qualche misura un’integrazione mente-corpo nel vivere il rapporto a due in coppia invece.

    Mi sembra rilevante la ricerca di protezione tra i due amici come la gelosia per questa amicizia, poichè mi appaiono esprimere una difficoltà a sentirsi adulti e amati, se pur soli e quindi individui singoli.

    Mi chiedo quanto nella coppia descritta, precedentemente a questa amicizia, ci fosse un’intesa tra i due patners sia psichica che fisica o se in qualche momento uno dei due aspetti abbia prevalso, eludendo l’altro?

    Raffaella

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