Mi sembra che la sincera modestia sia un atteggiamento comportamentale tanto comune quanto raffinato che serva a simulare vanità. Quando poi la modestia è non sincera cioè la falsa modestia, mi appare come una fastidiosa bugia.
Gabriele D’Annunzio diceva: se c’è un difetto che non ho e di essere modesto.
Spesso le persone, nascondendosi dietro un’educazione di facciata, recitano in buona o cattiva fede, frasari della serie: anche se non mi posso permettere di esprimere il mio pensiero… oppure: forse non ho il diritto di dire, … non vorrei che ti offendessi, se penso… … Posso dire la mia modesta opinione?
Insomma la modestia è in certo senso sempre un po’ falsa perché in buona o cattiva fede implica un egocentrismo esagerato, esponendosi agli interlocutori più di quanto si creda, per apparire finti insicuri, tanto timidi quanto moderati ed educati, ma in realtà grandi.
Infatti si cerca di attirare l’attenzione su quanto siano importanti, creativi, geniali, in un contesto di excusatio non petita, quasi a volersi scusare per essere presuntuosi.
Freud nel Motti di spirito sosteneva che l’uomo o donna modesti sembrerebbero affermare tutto ciò che invece mostrano di negare, cioè l’essere importanti.
Napoleone Bonaparte, che possedeva un Ego grandioso, affermò più di una volta, che la modestia sarebbe una forma d’arte che avrebbe il fine di sollecitare gli altri a scoprire quanto il modesto fosse grande, (forse lui stesso).
Mi sembra che la persona modesta tenti di nascondere la propria convinzione di essere orgoglioso nell’ essere prezioso, caso mai qualcuno non se ne fosse accorto.
Alcuni bravi studenti universitari si sistemano in fondo alla classe, ma sanno che saranno loro a fare le domande più intelligenti e si faranno per questo notare ancor più da tutti, sedendosi appunto in ultima fila!
La modestia è spesso confusa con l’umiltà.
Il sentimento di umiltà invece mi sembra un sentimento che mostri la consapevolezza dei propri limiti umani.
La modestia può essere un vero inganno, perché può nascondere la vanità.
La vanità esprime un compiacimento di Sé, che si fa sentire dagli altri come un desiderio di essere ammirato per le proprie virtù, spesso solo sognate dal soggetto di poter avere.
Perché le persone avrebbero bisogno di essere modeste?
Un motivo, oltre quello che riguarda la presunzione di essere non sufficientemente valorizzato potrebbe riguardare la paura dell’invidia da parte degli altri .
Pertanto ho bisogno di mostrare che assopisco le mie presunte qualità e virtù che tanto si noteranno ugualmente, per lenire la pericolosa invidia di alcuni.
Se io mi pavoneggio di essere un grande o un vincitore, gli invidiosi potrebbero strapparmi e smantellare i miei vantaggi: quindi è meglio volare bassi e modesti !
Inutile dire che questo tipo di timore potrebbe nascondere un temperamento superstizioso che include la credenza che sia stata la fortuna e la buona sorte a regalare tali vantaggi e non la propria capacità naturale, per cui non si è mai sicuri di non esserne derubati.
Roberto PaniSpecialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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