Sessualità femminile problematica

Sessualità femminile problematica

Molti uomini lamentano di aver difficoltà nell’ avere rapporti sessuali con la loro partner per mancanza di desiderio sessuale da parte di queste compagne.

Naturalmente ciò potrebbe accadere perché alcune donne appartenenti alla cultura di un certo passato si sono sempre considerate sia pie, sia inibite.

La cultura di diversi anni or sono implicava che il corpo femminile appartenesse alla circostanza del matrimonio e comunque dell’uomo.

Queste giovani donne non si sono mi concesse sessualmente a nessuno, ma anche non sono mai state spinte da una curiosità sessuale che riguardava l’esplorazione del proprio corpo, tanto meno prendendo in considerazione l’autoerotismo e la masturbazione.

Tutta questa atmosfera socio-culturale, forse educazionale per nulla deprecabile, può peròfavorire l’insufficienza o l’assenza di fantasie sessuali e la mancanza dell’idea di cosa possa essere il desiderio durante l’attività sessuale.

L’attività sessuale potrebbe essere associata a qualcosa di  inconveniente o addirittura di mostruoso tanto da essere temuta.

La penetrazione poi potrebbe in alcuni casi provocare il vaginismo che è una disfunzione sessuale femminile che rende la penetrazione impossibile, ma che può oggi essere efficacemente affrontato e risolto.

La donna durante i futuri rapporti può comportarsi come una vittima passiva e difesa e scoraggiare l’uomo che in alcuni casi paradossalmente potrebbe assumere atteggiamenti violenti per vincere certe resistenze.

Cominciare un’attività sessuale molto tarda non aiuta la donna a impossessarsi della propria femminilità e quindi penalizza la conoscenza del proprio desiderio e fantasie sessuali, specialmente se questi rapporti corporei non son mai stati preceduti da curiosità sessuale verso il prorio corpo adolescenziale e la masturbazione resta sia lontana sia sconosciuta .

Con il passare del tempo l’amore sessuale potrebbe essere percepito proprio come una minaccia.

Uno scarso desiderio sessuale può risultare e includere forme di espressione sessuale situazionali, oppure essere limitato al solo  partner o a un certo atto sessuale specifico (come totalmente passivo e remissivo da parte femminile).

Anche la fiducia e l’incoraggiamento del partner trasmessa ad hoc possono migliorare  il problema che gradatamente viene superato.

Qualche volta però l’uomo si sente durante l’atto sessuale come se fosse un orso che aggredisce pere mangiare la preda.

E questo atteggiamento di arrembaggio non è molto gradito perché non offre l’idea di essere tanto desiderato dalla donna così difesa e spaventata.

Certo che il disturbo femminile comprende una combinazione di fattori psicologici e fisici, e genera una disfunzione a causa anche di medicinali assunti.

Appare nella coppia una scarsa motivazione a ricercare stimoli e la persona di solito non comincia un’attività sessuale, oppure partecipa con riluttanza quando è il partner maschio  che manifesta le sue intenzioni di iniziare.

Uno scarso interesse sessuale è spesso associato a problemi di eccitazione sessuale o di difficoltà di orgasmo.

Sono convinto che colloqui ben assestati e da internisti, specialisti del settore ben competenti, siano di grande aiuto insieme anche a interventi endo-crinolologici.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...

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