Molte persone odiano festeggiare i propri compleanni

Molte persone odiano festeggiare i propri compleanni

Nonostante facebook faciliti automaticamente gli amici a scambiarsi gli auguri, esistono molte persone in tutto il globo che detestano la celebrazione di tale festa.

Mi sembra che vi siano diverse ragioni che non rendono emozionante quel giorno.

Di solito la festa di compleanno non era sin da bambino molto felice.

I genitori trascorrevano in famiglia difficoltà sentimentali, l’atmosfera era triste e poco disponibile a offrire attenzione ai bambini che la reclamavano su di loro in forza di un compleanno.

Questo veniva festeggiato con falso ardore per compiacere la bambina o il bambino, ma l’entusiasmo della mamma era percepito come soffocato.

Il ricordo di quei momenti, che si ripetevano di anno in anno, non si associavano a festa ma a un dovere che annunciava tristezza, forse per ricordare che i genitori stavano per separarsi per sempre.

I bambini sembravano sopportare il peso che ricadeva su di loro e loro si sentivano un peso per i genitori che in quel periodo pensavano solo a se stessi.

I bambini in seguito, divenuti grandi, cercano con i loro partner, magari ancora adolescenti, di ripristinare la festa di compleanno. Si lasciano trainare e affascinare dall’entusiasmo che gli innamorati introducono nella coppia: loro ricordano il loro passato trascorso in famiglia d’origine non tristemente, ma felicemente.

Per un po’ di tempo i ragazzi sono saprofita del clima festoso dei loro partner. Vogliono credere di essere anche loto circondati da sentimenti d’amore, da parte degli amici di lui o di lei ma improvvisamente sentono che le cose non stanno così, come lui o lei avrebbero voluto.

C’è una rinuncia perchè questo non gli va più bene, si sentono parassiti in cerca di sentimenti autentici, quelli che non hanno potuto a suo tempo condividere.

Con il passare degli anni la festa di compleanno è svalutata, è considerata una sovrastruttura.

Appare qualcosa di finto, un’illusione che per giunta ti invecchia di un anno ogni volta che dovresti festeggiare l’evento.

Si può accettare che un pre-adolescente sia felice di compere i diciotto anni, per raggiungere l’età adulta, quella dell’autonomia per fare tante cose che non poteva fare prima, ma poi è tutta una fregatura.

A detta di alcune persone compiere gi anni significa solo constatare che si è invecchiati di un anno e a non a tutti fa sempre piacere… e così dicono: è meglio festeggiare qualche altra evenienza e vittoria”.

Mi sembra che si possa assumere, con molta comprensione, quanto accade per coloro che associano delusioni e frustrazioni ai compleanni, ma mi sembra importante che vi sia una capacità di elaborazione del passato e la valorizzazione delle persone e delle relazioni nuove che si sono costituite.

Le feste si fanno con le nuove relazioni, se sono buone, al di là anche delle festa di compleanno.

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...

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