Il coraggio di cambiare

Il coraggio di cambiare

Il cambiamento è alla base della nostra vita. Le cellule dei nostri tessuti biologici sono in continuo cambiamento e la nostra vita psichica è in continua misteriosa trasformazione.

La mancanza di coraggio che mi viene in mente in questo momento, mi fa pensare alla incredibile sofferenza delle persone ebree rinchiuse nei campi di concentramento nazista, destinati prima alle torture al disgusto e sofferenza e poi alle camere a gas.

Coraggio di vivere? Come potevano fare? Eppure molti sono riusciti a vivere anche negli   anni successivi.

Penso però alle persone che vivendo una vita attuale con una medicina moderna, aiutata dagli strumenti tecnologici si sono illusi e coccolati,

contando inconsciamente su vita eterna. Ci sono molte persone che non si sentono di cambiare, ma puntano i piedi e impiegano la loro vita per non cambiare riducendo le passioni e gli interessi.

Non hanno il coraggio di vedere scomparire certi punti e contesti sicuri.

Nascono in una città o in un paese, si conformano alla cultura della famiglia e di quel contesto e si augurano di vivere per sempre.

Può sembrare che in tal modo vengano mantenute le tradizioni, come gli inglesi che sono affezionati ad antiche abitudini, antichi riti, antiche feste, antichi e tradizionali vestiti, cibi medioevali, ma le tradizioni inglesi non hanno nulla a che fare con il loro continuo cambiamento che è insito nella gente. Le tradizioni vengono mantenute il più possibile ma in virtù di un continuo cambiamento, nel senso di rinnovamento.

Già il filosofo Eraclito di Efeso del sesto secolo avanti Cristo, proponeva il fuoco come simbolo e metafora del cambiamento. Il fuoco brucia, ma esiste perché mentre brucia e rinnova sempre se stesso attraverso gli elementi che arde. Eraclito proponeva metafore del tipo.

Non ci si può bagnare due volte nella la stessa acqua di un fiume la cui acqua scorre veloce.

Se non abbiamo il coraggio di rinnovarsi e quindi di cambiare siamo intrappolati in una vita senza senso. Rischiamo di lasciarci vivere e di non essere protagonisti del nostro futuro.

Il coraggio epico, quello degli eroi, sprezzanti la vita carichi di noradrenalina eccitante per mantenere vivi gli ideali sembra ormai molto ridotto. L’amor di patria ancora resiste ed è un bene, ma richiede continui aggiornamenti di significati.

Si tratta di uscire da un guscio che ci è stato messo addosso dalla famiglia, non per denigrarla , ma al contrario, per sviluppare i valori che in essa sono contenuti trasformandoli in base al contesto sociale, politico psicologico.

Margaret Schonberger, coniugata Mahler, psicoanalista ungherese, ma vissuta a Londra e morta nel 1985, psicoterapeuta che tanto si è occupata dell’autismo, usava una metafora , hathcing.

Questa metafora indica l’atto con cui il pulcino riesce a schiudere l’uovo nel quale risiede per nascere, quando il calore e la biologia maturata glielo permette.

Qualche volta il beccuccio del pulcino non è sufficientemente cheratinizzato e l’uovo non si rompe e il pulcino semplicemente non nasce.

L’essere umano, come tutto nella natura biologica, deve saper rompere spesso questi gusci protettivi all’inizio, perché sono mortali psicologicamente con il tempo, se si rimane immobili.

Tutti i giorni la vita quotidiana dovrebbe essere vissuta all’insegna del rinnovamento perché questa alimenta la fiducia, la conoscenza, lesperienza, arricchisce di affetto, migliora le proprie potenzialità e energie vitali, la nostra salute e offre il senso alla vita.

Il coraggio di cambiare può avvenire per alcuni facilmente, perché frustrazioni non troppo schiaccianti, aiutano a cercare di uscire da ciò che non convince e non ad affezionarsi inutilmente se sono per la nostra esistenza stereotipate e improduttive rispetto ai nostri autentici desideri.

Diceva Don Abbondio nei Promessi Sposi del Manzoni: un povero cristo se il coraggio non ce l’ha non se lo può dare …

Non credo che ciò sia vero, a meno che l’insicurezza di base non sia tale da non riuscire a creare un minimo di condizione psicologica e allora forse, nella nostra epoca esistono i professionisti della psiche e i farmaci specialistici che insieme, aiutano a venir fuori dal guscio e dare senso alla  propria vita.

 

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...

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