Il Grande Fratello, é un libro letto da tanta gente e si tratta di uno dei più celebri romanzi di George Orwell pubblicato nel 1949.
Si potrebbe considerare romanzo distopico per eccellenza nel senso che tratta di un argomento apparentemente utopistico, ma pensandoci, la trama potrebbe prevedere qualcosa di possibile e realistico.
Nel caso di Orwell niente è stato più preveggente come il suo romanzo.
The Truman Show è anche un film che è uscito nel 1998 e diretto da Peter Weir del quale è mirabile protagonista Jim Carrey.
Anche questo film che si ispira a Orwell ha anticipato la realtà: candidato a tre premi Oscar nel 1999. La vita dell’uomo è oggetto di spettacolo quotidiano per tutti coloro che possono seguire in Tv in qualunque ora del giorno e della notte: le puntate della nostra e altre Tv il Grande Fratello seguito da milioni giovani e l’Isola dei Famosi non hanno bisogni di ulteriori commenti sull’argomento essere controllati, visti e anche esibiti.
Perfetti sconosciuti del regista Paolo Genovese ha recentemente vinto un premio perché con maestria, si riferisce al controllo dei cellulari attraverso i quali si scopre la vita sconosciuta dei propri familiari che appaiono sconosciuti. Un gioco che mi è sembrato quasi ovvio, ma invece ha molto sorpreso tanti spettatori.
Per tanti anni si è parlato di regole severe sulla privacy, ma ragioni varie hanno consentito definitivamente agli organi di polizia, guardia di finanza di controllare non solo i sospettati, ma tutti i personaggi pubblici come i politici, ma anche i privati cittadini, senza alcun motivo, cioé a fine preventivo. Le intercettazioni, random, portano a conoscenza gli inquirenti di fatti che potrebbero essere anche prova di reati potenziali e che spesso aiutano a scoprire e sventare attacchi terroristici. I servizi segreti, le intelligence intercettano ventiquattro su ventiquattro ore, come si mangia il pane quotidiano.
Molti politici, privati come mafiosi e uomini e donne ch ne hanno motivo, cercano di criptare i loro telefonini, ma i tecnici delle intercettazioni sanno craccare ogni strumento di comunicazione, inclusi i messaggi SMS, what’s-up anche se sono stati cancellati. Sanno ripristinare la memoria dei computer ecc.
Le intercettazioni a distanza vengono eseguite con fucili unidirezionali e diventano captabili anche a oltre cinquecento metri. I registratori di conversazioni sono invisibili. Le microspie videoregistare possono essere nascoste a manovrate a distanza i decine di modi.
La cappa elettronica di controllo sotto la quale viviamo noi è inimmaginabile. C’è chi dice : io non ho nulla da temere, guardino pure . Ecco materializzato il grande fratello di cui parlava Orwell.
Per non parlare di chat, e di controlli cellulari, Il sistema è fatto! Interessa qualcuno la privacy? Può questo sensazione di controllo, si potrebbe accusare qualche sintomo nevrotico reattivo- specialmente se si sono avute madri ansiose e iper-protettive ?
Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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Rimanendo in ambito cinematografico, mi viene in mente come una risposta più volta ripetuta da una spia scoperta nel film di Spielberg “il ponte delle spie” rispetto all’utilità del “preoccuparsi dell’accusa ed essere in ansia” sia appunto: “Servirebbe?”
In altre parole, personalmente, ritengo che per comprendere ed eventualmente modificare alcuni aspetti, occorra essere in sintonia con se stessi, conservando una fiducia di base; sarà che da bimba, alle elementari, durante un saggio scolastico, oltre a suonare uno strumento, recitavo una frase dal “Diario di Anna Frank ” che ancora ricordo: “Eppure io continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo”?
Raffaella