Sugli influencer

Sugli influencer

Da sempre le persone celebri, quelle che sono conosciute anche solo a livello locale in quanto appartenenti ad una classe sociale alta hanno influenzato le persone di classe sociale inferiore. Alcuni di questi ultimi possono essere attratti da modelli e mode che vengono messe in circolazione da persone affascinanti tanto benestanti quanto originali e vestiti in modo seduttivo.

Oggigiorno i social media sembra abbiano diffuso il fenomeno degli influencer. A forza di like, ottenuti per certe mostrate prodezze il mondo conformista di ceri social hanno battezzato alcune persone come personaggi come very important person. tanto importanti da essere imitati in tutto e per tutto.

Tale fenomeno di imitazione dei modelli di comportamento e nel vestire, nel truccarsi sia delle donne sia degli uomini, nell’acconciatura dei capelli si è veramente molto diffusa  nel mondo occidentale.

Ma il Marketing si è appropriato lentamente degli autori dei diffusori di moda che propagandano tutti i prodotti perché essi stessi possono incrementare l’attività delle industrie.

Si è creata via via nuove professioni che oggi denominiamo influencer.

Tutti gli attori e attrici di successo, tutti i personaggi presenti nel mondo dello spettacolo e in parte conosciuti nei media per i loro meriti artistici diventano automaticamente influencer come Brad Pitt, famosi giocatori di calcio come Francesco Totti, ecc

La consapevolezza di come gli influencer  portino cultura è  importante. Gli influencer come i buyer  producono affari alle aziende.

I buyer si trasferiscono in un Paese fuori dall’Italia, intercettano prodotti selezionati che potrebbero piacere agli italiani e li propongono per gli italiani.

Gli influencer fanno il resto affinché tali prodotti si comprino nel proprio Paese..

 Spesso è un modo per scoprire cose nuove, ma presenta anche dei pericoli per coloro che non si rendono conto che il mondo online è pesantemente condizionante. I bambini, ma ancor ppiu gli adolescenti sono più suscettibili alle pressioni e propensi a aderire costantemente con le persone che vedono sui social media. Tale realtà modificata è subdola e potenzialmente dannosa per gli utenti più giovani.

La cultura degli influencer appare come appartenente a un mondo superficiale, di cellulosaperché si basa sull’imitazione e identificazione di chi ha interesse  a far comprare un prodotto per ragioni commerciali.

Il punto è che questo sistema di compra e vendita favorisce le industrie, ma non chi compra poiché l’acquisto avviene in base a  suggestione e non per una vera scelta riconosciuta in se stessi.

Già in questa epoca c’è chi nota come molti giovani (e non tutti) soffrano psichicamente di passivismo generalizzato di una confusione mentale, di mancanza di orientamenti concreti, di vuoto e di nikilismo.

Gli influencer si inseriscono proprio in questi bisogni e vuoti psicologici dei giovani attraverso questi riferimenti negli acquisti, ma offrono solo altra pubblicità che invita a farsi guidare e a non diventare protagonisti attivi nelle scelte delle loro vita

Gli influencer fanno il loro mestiere e spesso lo fanno molto bene, ma dobbiamo essere consapevoli a cosa questo nuovo fenomeno può portare le nuove generazioni: a un tutti facciamo così …!

Roberto Pani
Specialista e professore di Psicologia Clinica e Psicopatologia
Alma Mater Sudiorum Università di Bologna,
Psicoterapeuta e Psicoanalista
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E tu come la pensi? Scrivimi un commento o inviami una domanda all'indirizzo roberto.pani@unibo.it...

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